22-07-2024
Mutui, tassi ancora in calo: 3,56% a giugno 2024
I tassi di interesse sui mutui per comprare casa sono scesi al 3,56% a giugno 2024. Lo rivela l’ABI nella sua analisi mensile sull’andamento dei tassi fissi e variabili. Intanto la BCE lascia invariato il costo del denaro. Forse un nuovo taglio a settembre 2024.
I tassi sui mutui per comprare casa sono scesi al 3,56%
Continua la discesa dei tassi sui mutui. L’ABI (Associazione bancaria italiana) ha rilevato che, a giugno 2024, il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è diminuito al 3,56%, rispetto al 3,61% di maggio 2024 e al 4,42% di dicembre 2023. Possono tirare un sospiro di sollievo i tanti italiani che hanno appena comprato e vogliono acquistare casa. Ma questa è una buona notizia anche per chi ha un mutuo già in corso e con la surroga (l’operazione è gratuita) desidera cambiare banca, portando il mutuo in essere in un altro istituto. E, grazie alla portabilità, rinegoziare in modo più favorevole le condizioni del contratto per abbassare l’importo della rata mensile.
Mutui: tasso variabile ancora in discesa
Nel suo bollettino mensile, l’ABI ha riscontrato che, nei primi 11 giorni di luglio 2024, il tasso Euribor 3 mesi è stato in media del 3,70% (era al 3,72% a giugno) e in diminuzione di 30 punti base rispetto al valore massimo registrato a ottobre 2023. Un ulteriore calo che spinge verso il basso i mutui a tasso variabile, dato che l’Euribor è l’indice di riferimento per questa tipologia di finanziamenti ipotecari.
Inversione di tendenza, invece, nel confronto mensile per il tasso IRS a 10 anni (parametro usato nei mutui a tasso fisso), che è stato in media del 2,82% (era al 2,79% a giugno). Ma anche questo tasso ha fatto segnare nei primi 11 giorni di luglio 2024 una diminuzione di 70 punti base rispetto al valore massimo toccato a ottobre 2023.
BCE lascia invariati i tassi al 4,25%
Intanto, il Consiglio direttivo della BCE ha deciso di mantenere invariati i tre tassi di interesse di riferimento della Banca centrale europea. Le nuove informazioni confermano sostanzialmente la valutazione precedente del board direttivo circa le prospettive di inflazione a medio termine.
Ragion per cui i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimangono invariati rispettivamente al 4,25%, al 4,50% e al 3,75%.
Possibile nuovo taglio dei tassi a settembre 2024
Alla fine della riunione del Consiglio direttivo, la presidente della Bce, Christine Lagarde, ha aperto uno spiraglio su un nuovo possibile taglio del costo del denaro a settembre 2024: sull’ipotesi “siamo completamente aperti”. Sulla decisione di lasciare i tassi invariati ha chiarito che è stata unanime, “e unanime è anche la determinazione ad essere dipendenti dai dati e decidere di riunione in riunione, senza vincolarci ad un percorso dei tassi”, ha aggiunto.
Case più care in Europa: prezzi aumentati dello 0,4%
Mentre nell’Eurozona i tassi restano invariati, le case diventano più care. Infatti, i prezzi delle abitazioni nell’Ue sono aumentati dello 0,4% e gli affitti dello 0,9% nel primo trimestre 2024 rispetto al quarto trimestre del 2023. Più marcato il divario se il confronto si allunga al primo trimestre del 2023: rialzo dei prezzi dell’1,3%, mentre per gli affitti la crescita è stata del 3%.
Ma il quadro dipinto da Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione Europea, si tinge di nero se si allarga la comparazione al periodo primo trimestre 2010-primo trimestre 2024: balzo dei prezzi delle case del +49% e del +24% delle locazioni in Europa.
Prezzi alti, calano le compravendite di case: il caso Francia
La crescita dei prezzi fa diminuire le compravendite. Il numero di abitazioni transate è diminuito in 8 Paesi Ue nel primo trimestre 2024, con i maggiori cali osservati in Slovenia (-24,4%), Irlanda (-22,1%) e Francia (-21,6%). È aumentato in 6 Paesi, con i maggiori aumenti registrati a Cipro (+42,5%), nei Paesi Bassi (+11,7%) e in Lussemburgo (+9,3%).
Sempre secondo le rilevazioni di Eurostat, nel quarto trimestre del 2023, il numero di abitazioni transate è diminuito in nove Paesi, con i maggiori cali osservati in Lussemburgo (-35,5%) e Francia (-24,5%). È rimasto stabile nei Paesi Bassi ed è aumentato in Danimarca (+40,1%), Cipro (+20,3%), Bulgaria (+19,1%) e Finlandia (+8,2%).
( Fonte Segugio.it )